Fino a che punto può spingersi la satira? Il caso Charlie-Hebdo.

Salve a tutti ragazzi!

Questa è la seconda categoria di articoli che vorrei pubblicare, piccoli spunti di conversazione che riguardano qualsiasi notizia di attualità o di interesse. Ovviamente potrete tramite i commenti consigliarmi qualche argomento o campo in particolare su cui scrivere.

Perfetto, iniziamo!

Come potete leggere dal titolo, voglio parlarvi del caso Charlie-Hebdo. Il giornale francese satirico, famoso per la sua matita tagliente e particolarmente scomoda per qualunque tipo di istituzione, ha attirato su di sé l’attenzione di tutto il mondo dopo il famoso attentato del 7 gennaio 2015 dove, in breve, alcuni terroristi islamici hanno fatto irruzione nella sede principale al 10 di rue Nicolas-Appert a Parigi uccidendo 10 fumettisti a causa di alcune vignette satiriche su Maometto pubblicate sul giornale.

Ma, fortunatamente, la violenza non è riuscita a fermare quello che secondo me è il diritto di espressione e di stampa e il giornale ha continuato a pubblicare vignette sia contro i terroristi che contro la religione Musulmana; senza risparmiare colpi anche alla politica e alla religione Cristiana e a quella Ebraica. Di discutibile gusto è stata la vignetta pubblicata dopo la strage in Belgio (vi lascio i link alla fine).

All’interno del quale un figlio, ovviamente belga, chiama il padre che però, in modo molto carino, è esploso dividendosi in tanti arti che rispondono alla chiamata del figlio.

Arriviamo tra una vignetta satirica e l’altra, agli eventi disastrosi che hanno colpito il nostro paese in queste ultime settimane: il terremoto di Amatrice. Dove centinaia di famiglie e paesi distrutti dal dolore cercano di raccogliere i cocci della loro vita e rimetterli insieme, sapendo che però, a differenza delle case, le persone non si possono rimettere insieme. Ecco qui che il nostro amico Charlie pubblica le due vignette che fanno da sfondo al mio articolo:

  • la prima in cui con il titolo “Terremoto all’italiana” vengono paragonate persone visibilmente ferite e disperate a piatti tipici della nostra cucina.
  • la seconda, di risposta a tutte le critiche che il giornale ha ricevuto dopo la pubblicazione della prima vignetta, dice “Italiani, non è stato Charlie-Hebdo a costruire le vostre case, ma è stata la mafia”.

Ora curioso di sapere se tutto ciò fosse legale mi sono avventurato nei meandri del web. Da quanto ho capito in Italia la satira non è del tutto coperta dalla costituzione, a differenza del resto del mondo, ma il sistema giudiziario fa finta che sia così. In poche parole la satira contro persone o istituzioni è legale se attinge informazioni dalla dimensione pubblica, e non da quella privata. La dimensione pubblica di una persona o di un ente è quel bagaglio di informazioni, spiacevoli o piacevoli, che sono state, volontariamente o involontariamente, trasmesse al pubblico sul soggetto sul quale si vuole fare satira.

Esempio pratico: Si sa che io, Sethlan, ho un blog chiamato “il Salotto web”. Se pubblicano una vignetta con su scritto “Sethlan fa l’oca nel suo salotto” con un me stilizzato che beve il thè vestito con le calze a reti è legale; poiché prende le informazioni dalla mia dimensione pubblica e le distorce a suo piacimento. Tutto ciò viene chiamato nesso di coerenza causale. Se invece io sono processato per aver investito una vecchiettina ed il suo cane e un giudice pone il segreto sulla questione, e lo stesso vignettista fa satira su questo evento, non prendendolo dalla mia dimensione pubblica ma da quella privata, rompe il nesso di coerenza causale e non so bene quali potrebbero essere le conseguenze; il minimo è l’eliminazione del disegno.

Ok, mi sembra giusto dire che qui finisce la parte in cui ho raccontato oggettivamente, spero, i fatti e le regole da tenere presente quando si parla di satire. Da qui parte una mia analisi personale e soggettiva.

Chiunque di voi abbia meno di 45 anni si fa un giretto su Facebook, e credo che sia impossibile non aver visto tutti i post di vendetta sangue e violenza verso le vignette del giornale francese. La cosa “carina” è che il 98% dei creatori di quei commenti erano gli stessi che a gennaio avevano pubblicato “Je suis Charlie” oppure avevano impostato le foto profilo con la bandiera francese. Gli stessi che nemmeno un anno dopo hanno pensato, giustamente, che un paio di vignette giustificassero e appoggiassero tutti gli attentati che hanno colpito la Francia, con la frase “Allora fa bene l’ISIS a colpirli, se le cercano”.

Ecco come la penso: le prima vignetta sul terremoto è di cattivo gusto poichè specula su un evento tragico che non dovrebbe mai essere preso di mira dalla satira, ma ciò a quanto pare è stato fatto. E’ inutile urlare e inveire contro i francesi quando probabilmente è stato solamente un gruppo di giornalisti a fare quelle vignette che, peraltro, sono totalmente legali. Anche io mi sono sentito offeso ed umiliato, ma se ci pensiamo bene è questo il vero significato ed obbiettivo della satira.

Non vedo come si possa augurare, ad un intero popolo, e giustificare delle violenze che vanno contro ad ogni principio di tolleranza e di libertà per andare contro a chi, anche se ripeto di cattivo gusto, si muove nel pieno della legalità e della libertà di espressione coperta dalle Costituzioni.

Non possiamo chiedere a Charlie-Hebdo di smettere di pubblicare la satira, poiché sarebbe come chiedere ad un medico di smettere di curare i propri pazienti; ma possiamo chiedere agli italiani di usare la testa, di essere coerenti e che, in fin dei conti, si sa che l’Italia è un paese ad alto rischio sismico. Perciò, al posto di prendersela con chi mette in rilievo i nostri punti deboli sarebbe meglio pensare a ciò che non va del nostro paese ed iniziare a debellare quei mali che ci rendono ridicoli agli occhi del mondo e che non fanno altro che far crollare il nostro stato sotto ai nostri stessi piedi.

Vi lascio i link delle vignette più importanti di cui ho parlato e un link di un sito molto interessante curato da un avvocato dove spiega ciò che io vi ho riassunto in poche parole. Mi raccomando commentate e siate attivi, poichè questo argomento ha tantissimi sbocchi.

A presto, il vostro Sethlan.

Sito consigliato: http://www.difesadellinformazione.com/57/il-diritto-di-satira/

Vignette:

Maometto: http://images2.corriereobjects.it/methode_image/2015/01/07/Esteri/Foto%20Gallery/charliebis.JPG – http://www.reggionline.com/sites/default/files/vignetta031.jpg – http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2015/01/6-image.jpg

Bruxelles:http://images2.corriereobjects.it/methode_image/2016/03/30/Esteri/Foto%20Esteri%20-%20Trattate/copertina%20charlie-kNGD-U43170222864869px-593×443@Corriere-Web-Sezioni.JPG?v=20160330105652

Cristiani:http://www.effedieffe.com/images/stories/foto2009/vignette_hedbo_19.jpg – http://torredibabele.blog.tiscali.it/files/2016/01/charlie-hebdo.jpg – https://testadelserpente.files.wordpress.com/2015/01/hebdo-libre1.jpg